FBT MBT 8008 User Manual

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SISTEMI PUBLIC ADDRESS

L’obiettivo di un sistema Public Address è

principalmente la diffusione di messaggi vocali.

L’eventuale trasmissione di un programma musicale

di intrattenimento, ove prevista, viene effettuata a

basso volume.

I sistemi sopra descritti trovano primaria applicazione

in ambienti di uso pubblico, quali centri commerciali,

stazioni ferroviarie, ospedali, complessi sportivi e

culturali, dove l’uniformità della distribuzione sonora

e l’intelligibilità dei messaggi diffusi riveste massima

importanza. In tali installazioni risultano essere

parametri fondamentali la dispersione del singolo

diffusore in relazione alle diverse frequenze e la sua

efficienza, piuttosto che l’elevata fedeltà della

sorgente nei confronti del segnale musicale. Esiste

comunque la tendenza ad utilizzare componenti di

qualità superiore caratterizzati da una più estesa

risposta in frequenza. È importante tenere presenti le

caratteristiche acustiche e l’utilizzo dell’ambiente:

saranno questi dati a determinare la filosofia

dell’intero progetto. Di solito non viene usata la

codifica stereofonica del segnale in quanto il numero

dei diffusori e la loro ubicazione non consentirebbero

la corretta ricostruzione dell’immagine stereofonica.

Le funzioni che un impianto elettroacustico può

essere chiamato a svolgere sono di vario tipo:

Rinforzo dei suoni: chiese,teatri, sale conferenza,

ecc.

Diffusione ad alto livello: chiamata persone in

stabilimenti, diffusione di comizi in piazze,

distribuzione suono ed annunci in campi sportivi,

avvisi e comunicazioni da mezzi mobili.

Diffusione a basso livello (musica di sottofondo):

alberghi, uffici, negozi, supermarket, sale d’attesa.

Di tipo misto: con distribuzione di musica di

sottofondo e insieme possibilità di intervento ad alto

livello per chiamate, comunicazioni, allarmi, ecc.

ILMICROFONO

Il microfono è un dispositivo che trasforma le

variazioni di pressione acustica in corrispondente

energia elettrica, permettendo così la trasmissione e

l’amplificazione del suono. Questa conversione di

energia opera sulla base di fenomeni induttivi, nel

caso dei microfoni magnetodinamici, o di variazione

capacitiva, nel caso dei microfoni a condensatore.

Questi due tipi di microfoni costituiscono la

stragrande maggioranza dei microfoni professionali

in uso. Il microfono magnetodinamico è quello più

comunemente usato: per la buona qualità, per la

solida struttura poco soggetta all’influenza

dell’umidità atmosferica e per il costo non elevato in

rapporto alle prestazioni rese. Il microfono a

condensatore,avendo una bassa tensione in uscita,

necessita l’abbinamento ad un preamplificatore, che

di solito è incorporato all’interno del microfono stesso

e che provvede ad elevare il segnale in uscita

determinando un ottimo livello di sensibilità. È quindi

facile comprendere come il microfono a

condensatore debba essere alimentato tramite una

minibatteria (solitamente incorporata) o, se è

predisposto, prelevando tensione dall’amplificatore

utilizzando gli stessi fili usati per il segnale

(alimentazione phantom). Si raggiunge qui una

ottima prestazione, a fronte però di un costo elevato;

per questa ragione il microfono a condensatore viene

impiegato quasi esclusivamente agli alti livelli del

campo professionale.

risposta polare microfono cardioide

risposta polare microfono panoramico

SISTEMI PUBLIC ADDRESS

Va ribadito che, in nessun caso, il microfono deve

essere orientato verso l’altoparlante o la sua zona di

diffusione, in quanto ciò può generare reazioni

acustiche. Nel qual caso è utile abbassare il volume

dell’amplificatore, o agire sul suo controllo toni

oppure, a fronte di situazioni particolarmente

svantaggiose, introdurre nella catena di

amplificazione un equalizzatore del tipo grafico o,

ancora meglio, di tipo parametrico, che consenta il

filtraggio delle sole frequenze responsabili

dell’innesco acustico. Per il collegamento del

microfono all’amplificatore, è sempre preferibile

utilizzare linee microfoniche brevi, tassativamente

realizzate in cavo schermato del tipo a due conduttori

interni. I cavi di collegamento dei microfoni vanno

tenuti alla distanza di almeno 30/50 cm dai cavi di

collegamento degli altoparlanti, o di altre utenze

elettriche, e, quando detti cavi risultano essere lunghi

(generalmente più di 6/8 metri), è meglio collegare il

m i c r o f o n o a d u n i n g r e s s o b i l a n c i a t o

dell’amplificatore, così da ottenere un ascolto

sicuramente privo di disturbi anche con linee di varie

decine di metri. Per linee microfoniche più lunghe è

indispensabile fare uso di appositi preamplificatori

microfonici, per mezzo dei quali si possono

raggiungere distanze anche superiori al chilometro,

sempre impiegando linee bilanciate.

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