Petzl LASER SONIC User Manual

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Notice P70 LASERSONIC réf. : P70500-B

(IT) Chiodo da ghiaccio
Campo di applicazione

I chiodi da ghiaccio Petzl Charlet sono conformi

ai requisiti di sicurezza della direttiva 89/686/CE

relativa ai dispositivi di protezione individuale

(DPI) ed ai requisiti UIAA ad eccezione delle

versioni S da 100 mm (chiodi di progressione

che non proteggono dalle cadute dall’alto).

Nomenclatura delle parti

(1a) Placca d’aggancio soltanto, (1b) Placchetta

manovella girevole, (2) Tubo, (3) Punta.

Materiali principali: acciaio al cromo molibdeno.

Controllo, punti da verifi care

Prima di ogni utilizzo, controllare visivamente

lo stato del chiodo. Se presenta un’incrinatura,

un tubo torto, una punta deformata o ogni altra

anomalia strutturale, non utilizzare più questo

chiodo.

Schema 1. Manutenzione

Dopo ogni utilizzo, asciugare i chiodi. Spruzzare

un lubrifi cante per evitare la corrosione e

facilitare lo svuotamento del tubo.

Verifi care regolarmente l’affi latura dei denti

della punta d’entrata e affi larli accuratamente

all’occorrenza. Utilizzare esclusivamente una

lima, ripettando bene gli angoli di attacco (o di

spoglia). L’affi latura è un’operazione delicata che

rischia di modifi care sensibilmente le prestazioni

dei chiodi.

Istruzioni d’uso

Schema 2. Resistenza

Il requisito della direttiva CE per il test di

resistenza all’estrazione è di almeno 10 kN.

Il requisito UIAA è di almeno 15 kN. Non

confondere la resistenza del chiodo nell’ambito

dei test e la tenuta del chiodo nel ghiaccio sul

terreno. Quest’ultima può variare in funzione della

qualità del ghiaccio, che in generale migliora con

la profondità.

Schema 3. Posizionamento

Scegliere il ghiaccio più omogeneo e più spesso

possibile. Scegliere la lunghezza del chiodo

in funzione dello spessore. ATTENZIONE, non

forzare se il chiodo tocca la roccia. Ciò può

danneggiare gravemente la punta.

Schema 4. Consigli per l’innesto del

chiodo

Togliere il ghiaccio superfl uo o di superfi cie non

consolidato per trovare il ghiaccio omogeneo e

solido. Sistemarsi in modo da avere il gomito

piegato a 90° e la mano all’altezza del fi anco.

Si mantiene così forza e precisione.

Applicare la regola dei 3 per cominciare a

innestare il chiodo:

- battere 3 volte (posizione del tubo a 90°),

- girare 3 volte «andata e ritorno», pulire il tubo

se necessario,

- fare 3 giri in senso orario.

Avvitare il chiodo a fondo fi no alla placca, tramite

la manovella. Dal chiodo uscirà una carota di

ghiaccio continua.

Mettere un chiodo subito alla partenza della sosta

per ridurre il fattore di caduta. Assicurarsi di

ridurre la forza di arresto potenziale sul chiodo,

spostando correttamente la direzione della corda.

Utilizzare un rinvio assorbitore NITRO per ridurre

la forza di arresto.

I nostri chiodi sono brillanti per rifl ettere al

massimo la radiazione solare e limitare il

surriscaldamento del metallo. ATTENZIONE:

con una lunga esposizione al sole (esempio,

ancoraggi di moulinette) la tenuta del chiodo può

diminuire (a causa del surriscaldamento).

Schema 5. Disinnesto

Girare manualmente in senso antiorario. Il chiodo

LASER SONIC presenta il vantaggio di non

perdersi al disinnesto se lo si lascia agganciato

alla corda.

Togliere la carota di ghiaccio (che ottura il

tubo del chiodo) con dei colpi sulla placca,

possibilmente subito. Non dare mai colpi sul

fi letto che si danneggerebbe.

Se la carota è bloccata, utilizzare il gancio per

clessidre MULTIHOOK senza rigare l’interno del

tubo.

Trasporto (marcia di avvicinamento)

Dopo l’utilizzo rimettere i tappi per proteggere

la punta ed anche il vostro materiale che

rischierebbe di essere forato. Si consiglia di

utilizzare un sacchetto da armo (es. FAKIR).

(IT) ITALIANO

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