Amprobe A-5000 Sheath Fault Locator User Manual

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Figura 5-2. Andamento del segnale a partire dal guasto e dal punto di massa

Il ricevitore con telaio ad A confronta le letture acquisite dalle due sonde e determina la direzione e il livello del guasto. Frecce
lampeggianti bidirezionali guidano l’operatore al punto esatto di origine del guasto. Il display a cristalli liquidi del ricevitore
A-5000 indica, mediante letture numeriche e un diagramma a barre, la distanza relativa dal guasto e il livello dello stesso.
Gradiente di tensione nel terreno
La Figura 5-2 mostra che il gradiente è rappresentato da una serie di cerchi concentrici che hanno origine al punto di guasto.
L’interpretazione corretta di questo andamento delle linee di campo è essenziale per usare efficacemente il ricevitore A-5000.
Linee equipotenziali
I cerchi illustrati nella Figura 5-2 rappresentano le linee equipotenziali. Le caselle mostrano ciò che viene visualizzato dal
diagramma a barra con il ricevitore A-5000 in vari punti. Quindi se il telaio ad A del ricevitore A-5000 fosse inserito nel terreno
con le sonde sullo stesso cerchio, la caduta di tensione tra le sonde stesse sarebbe nulla; il diagramma a barre mostrerebbe un
valore nullo, le frecce lampeggerebbero in modo irregolare e la lettura attiva sarebbe pari a zero. Uno di questi punti è quello in
cui il guasto si trova tra le sonde.
Questo risultato può essere ottenuto anche nel punto intermedio tra un guasto e il ricevitore, se quest’ultimo è esattamete
perpendicolare al guasto. Dal dispersore collegato al trasmettitore si origina un campo di ritorno. A mano a mano che ci si
avvicina al guasto, il numero di segmenti illuminati e la lettura attiva diminuiscono finché non si raggiunge il punto intermedio
tra il guasto e il dispersore; in corrispondenza di questo punto l’intensità del segnale è al minimo assoluto, il diagramma a barre
e la lettura attiva mostrano un valore pari a zero e le frecce lampeggiano in modo irregolare.
Per determinare se ci si trova al punto intermedio tra guasti o direttamente al di sopra di un guasto, allontanare il ricevitore dal
trasmettitore e rieseguire la misura. Se le frecce indicano di continuare in questa direzione, significa che il punto di zero era un
punto intermedio; se invece indicano di spostarsi verso il trasmettitore, il punto di zero corrispondeva a un guasto. Via via che si
continua, le frecce diventano sempre più lunghe finché non si raggiunge il guasto.
Quasi il 70% del segnale esiste nell’ultimo terzo della distanza tra il dispersore e il guasto. L’intensità del segnale misurato e
visualizzato dal ricevitore è proporzionale al numero di linee di campo che nella Figura 5-2 sono comprese tra le sonde del
ricevitore. Quindi il punto di intensità massima è quello in cui una delle sonde si trova direttamente sopra il guasto.
Spostando le sonde intorno al punto di massa, si può prevedere il risultato che si otterrà in corrispondenza del guasto in base alla
risposta del diagramma a barre. Come illustrato nella Figura 5-2, l’andamento del segnale intorno al guasto e al punto di massa
è identico (se non vi sono conduttori vicino). Ciò significa che la risposta del ricevitore è identica intorno al guasto e al punto
di massa.
A mano a mano che ci si avvicina al guasto, i valore indicati dal diagramma a barre e dalla lettura attiva diminuiscono finché non
si raggiunge il punto intermedio tra il guasto e il dispersore e aumentano mentre si continua, finché non si raggiunge il guasto.
Gradiente dovuto a più guasti
L’andamento del segnale dovuto a due guasti in un cavo è illustrato nella Figura 5-3. I due guasti sono mostrati senza il punto
di massa. Si noti che a grande distanza i due guasti sono indistinguibili a causa della forma a cerchio della linea equipotenziale
che li circonda. A mano a mano che ci si avvicina, i guasti individuali diventano evidenti. Tra i due guasti c’è una zona in cui
il ricevitore può dare un’indicazione falsa di un altro guasto, a causa dei due guasti i cui effetti si cancellano mutuamente. In
questa situazione si possono evitare errori seguendo la procedura descritta nella Sezione 7.7.

Si suggerisce di localizzare più guasti uno alla volta. Ogni volta che si è certi di avere localizzato un guasto, ripararlo prima
di procedere a localizzare gli altri guasti.

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