Merit Medical Bearing nsPVA User Manual

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EMBOLIZATION PARTICLES (PARTICELLE EMBOLIZZANTI)

NON SFERICHE IN POLIVINILALCOL (NSPVA)

I S T R U Z I O N I P E R L ’ U S O

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO

Le BEARING nsPVA Embolization Particles (Particelle embolizzanti) sono

particelle di forma irregolare, biocompatibili, idrofile, non riassorbibili in

polivinilalcol. Tali particelle hanno lo scopo di creare un’occlusione vascolare

o la riduzione del flusso sanguigno nei vasi target dopo il loro inserimento

selettivo attraverso una varietà di cateteri.

CONTENUTO

• Le BEARING nsPVA Embolization Particles sono confezionate sterili in

una fiala di vetro provvista di tappo a vite e a sua volta contenuta in una

busta con apertura a strappo.

• Ogni fiala contiene 100 mg di BEARING nsPVA Embolization Particles

disidratate.

• Ogni fiala sterile è esclusivamente monopaziente. Non risterilizzare.

Gettare tutto il materiale aperto, inutilizzato.

Codice

Prodotto

Dimensioni (μm) Codice colore

Diam. int. minimo del

catetere

V100EP

45-150

Giallo

0,020 poll. (508 μm)

V200EP

150-250

Viola

0,020 poll. (508 μm)

V300EP

250-355

Blu scuro

0,020 poll. (508 μm)

V400EP

355-500

Verde

0,020 poll. (508 μm)

V600EP

500-710

Arancione

0,024 poll. (610 μm)

V800EP

710-1000

Celeste

0,027 poll. (686 μm)

V1100EP

1000-1180

Rosso

0,040 poll. (1016 μm)

INDICAZIONI PER L’USO

Le BEARING nsPVA Embolization Particles sono usate per l’embolizzazione

di tumori ipervascolarizzati periferici, compresi i fibromi uterini e le

malformazioni arterovenose periferiche (MAV).

Non utilizzare particelle di dimensioni inferiori a 355 micron per il

trattamento dei fibromi uterini.

CONTROINDICAZIONI PER TUTTE LE INDICAZIONI

Non usare in presenza di:

1. Anatomia vascolare o flusso sanguigno che preclude l’inserimento

stabile e selettivo di BEARING nsPVA Embolization Particles o di cateteri

2. Vasospasmo

3. Emorragia

4. Grave patologia ateromasica

5. Arterie irroranti più piccole delle branche distali da cui emergono

6. Percorsi vascolari collaterali possibilmente pericolosi per anatomie

normali durante l’embolizzazione

7. Arterie irroranti la lesione non sufficientemente larghe da accogliere le

BEARING nsPVA Embolization Particles

8. Resistenza vascolare periferica rispetto alle arterie irroranti che preclude

il passaggio delle BEARING nsPVA Embolization Particles nella lesione

9. Shunt arterovenosi di grande diametro (ovvero dove il sangue non

fluisce attraverso una transizione arteriosa/capillare/venosa ma

direttamente da un’arteria a una vena)

10. Vascolarizzazione polmonare arteriosa

11. Intolleranza della paziente agli interventi occlusivi

CONTRONDICAZIONI SPECIFICHE DELL’EMBOLIZZAZIONE DEL

FIBROMA UTERINO (EFU)

1. Donne in gravidanza

2. Sospetta malattia infiammatoria della pelvi o altra infezione pelvica in

atto

3. Qualunque neoplasia maligna della regione pelvica

4. Neoplasia o iperplasia endometriale

5. Presenza di uno o più fibromi sottomucosi con crescita superiore al 50%

nella cavità uterina

6. Presenza di fibroma sottosieroso peduncolato quale fibroma dominante

7. Fibromi con significativa irrorazione collaterale da vasi diversi dalle

arterie uterine

POSSIBILI COMPLICANZE PER TUTTE LE INDICAZIONI

L’embolizzazione vascolare è una procedura altamente rischiosa. Le

complicanze possono verificarsi in qualsiasi momento, durante o dopo la

procedura, e possono includere ma non esclusivamente:

1. Sindrome da post-embolizzazione

2. Reazione a corpi estranei (per es. dolore, rash) che richiede l’intervento

del medico

3. Reazione allergica al mezzo di contrasto

4. Infezione che richiede l’intervento del medico

5. Complicanze correlate al cateterismo (per es. ematoma sul punto di

ingresso, formazione di coaguli sulla punta del catetere e susseguente

spostamento, vasospasmo e lesioni nervose e/o circolatorie, che possono

causare lesioni agli arti inferiori).

6. Riflusso o passaggio inopportuno delle BEARING nsPVA Embolization

Particles nelle arterie adiacenti alla lesione target o attraverso la lesione

in altre arterie o letti arteriosi.

7. Ischemia in una posizione inopportuna

8. Occlusione incompleta di letti o anatomie vascolari che può causare

una possibile emorragia postintervento, lo sviluppo di percorsi vascolari

alternativi, la ricanalizzazione o la ricorrenza dei sintomi.

9. Rottura o emorragia del vaso o della lesione

10. Emorragia ricorrente

11. Ictus o infarto miocardico

12. Decesso

13. Complicanze di un’embolizzazione sbagliata che comprendono cecità,

perdita dell’udito, perdita dell’olfatto, paralisi, embolia polmonare e

decesso

POSSIBILI COMPLICANZE SPECIFICHE DELL’EFU

1. Sindrome post-embolizzazione

2. Perdite vaginali

3. Espulsione di tessuto, distacco o espulsione dei fibromi post-EFU

4. Cessazione temporanea o permanente delle mestruazioni

5. Infezione della regione pelvica

6. Atrofia endometriale accompagnata da amenorrea nonostante la

normale funzionalità ovarica

7. Complicanze relative alla gravidanza

8. Insufficienza ovarica prematura (ovvero menopausa)

9. Necrosi dell’utero, delle ovaie, delle natiche, delle labbra, della cervice e

della vagina

10. Fistola vescico-vaginale o vescico-uterina

11. Rottura dell’utero

12. Intervento post-EFU per la rimozione di tessuto necrotico del fibroma

13. Isterectomia

14. Flebite

15. Trombosi venosa profonda accompagnata o meno da embolia

polmonare

16. Episodio ipertensivo transitorio

17. Ritenzione urinaria

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