Uso secondo destinazione – IKA MF 10 basic User Manual

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• Ambito d'utilizzo

- Laboratori

- Scuola tecnica

- Farmacie

Non è più garantita la sicurezza per l'utente,
qualora si utilizzino accessori non forniti o non
raccomandati dal produttore oppure qualora
l'apparecchio sia utilizzato non conformemente
allo scopo previsto o contrariamente alle indi-
cazioni del produttore, ovvero qualora vengano
effettuate delle modifi che all'apparecchio o al cir-
cuito stampato da parte di terzi.

L'apparecchio è adatto all'uso in tutti i campi, al
di fuori degli ambiti industriali.

• Utilizzo
IIl settore di applicazione del mulino universale è
estremamente ampio, pertanto non è possibile
fornire un elenco completo dei materiali maci-
nabili. Lo spettro di applicazione può essere ul-
teriormente ampliato conducendo macinazioni
di prova con il procedimento di macinazione ed
impostando i parametri di macinazione corret-
ti (velocità del rotore, diametro delle maglie del
setaccio, preparazione dei campioni, ad esempio
raffreddamento).

Macinazione ad urto:

durezza Mohs di ca. 6 (feldspato: 6 Mohs, quar-
zo: 7 Mohs). In presenza di durezze superiori, il
grado di usura degli utensili di triturazione è mol-
to elevato e, quindi, questo tipo di macinazione
sarebbe limitatamente economico.
Con questo tipo di macinazione si possono tritu-
rare tutti i materiali purché siano fragili, secchi e
non estremamente grassi.
Di seguito viene riportato un elenco di sostanze
triturabili a secco: grano, orzo, mais, malto, pecti-
na, caffè tostato, gusci di noce, ossa, segala cor-
nuta, carbone, carbone di legna, coke, torba, ce-
nere, cellulosa, stupefacenti, fertilizzanti sintetici,
chamotte, mangimi, spezie, vetro, resina, potassa,
noccioli, sali, scorie, rocce e terre (bauxite, gesso,

Uso secondo destinazione

calcare, argilla essiccata, mica, grafi te, pietra po-
mice, gneiss, magnesite, baritina, arenaria, limo-
nite...).
Rendendo il materiale più fragile (ad esempio ag-
giungendo ghiaccio secco oppure azoto liquido)
è possibile ampliare ulteriormente lo spettro di
applicazione. I materiali resilienti devono essere
raffreddati, ad esempio aggiungendo ghiaccio
secco frantumato nella tramoggia di macinazio-
ne. Il materiale deve essere triturato in blocchi di
max. 10 mm.

Avvertenza: Con materiali abrasivi (ad esempio

rocce o vetro) sarà necessario pulire più spesso il
canale di dosaggio, poiché nelle guide si deposi-
ta polvere che impedisce al canale di dosaggio di
ruotare correttamente.

Macinazione a taglienti:

Il mulino a taglienti tritura materiali voluminosi,
elastici, fi brosi, cellulosici e molli. I materiali da
triturare come i rifi uti devono essere privi di ferro
e metalli non ferrosi. La carica non deve essere
umida né grassa, in caso contrario aderirebbe alla
superfi cie di macinazione ed al setaccio.
Di seguito viene riportato un elenco di alcune
sostanze triturabili: foglie, fi bre, spezie, grano,
luppolo, legno, cartone, carta, fi eno, paglia, ma-
teriali plastici, tabacco, torba, mangimi, paste ali-
mentari, radici e rami...
Rendendo più fragile il materiale da triturare (ad
esempio aggiungendo ghiaccio secco oppure
azoto liquido) è possibile ampliare ulteriormente
il settore di applicazione.
Il materiale sfuso viene dosato con valvola a cas-
setto cilindrico e la dimensione dei granuli non
deve superare i 15 mm. I materiali voluminosi (ad
esempio borse di plastica) vengono aggiunti per
mezzo di un pestello, tuttavia i pezzi non devono
essere troppo grandi (ad esempio pezzi di legno
di pino: diametro max. 10 mm, lunghezza max.
40 mm; pezzi di pellicola: larghezza max. 30 mm,
lunghezza max. 100 mm).

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